Rappresentazioni profane, sacre o di stile simbolico su uno sfondo di tavole di legno di abete rosso esposte alle intemperie per più di 100 anni. Giovanni vuole così ottenere dei contrasti fra il colore quasi bianco del legno di tiglio e il sottofondo scuro, fra la pelle liscia delle figure rappresentate e la superficie ruvida dell’abete rosso, fra la contemporaneità delle opere e lo sfondo “vecchio” fatto di legno mangiato dal tempo e bruciato dal sole. Ma nonostante tutti questi contrasti, l’ opera nell’insieme, resta omogenea e affine. |